Ad Aversa (CE) il Capitolo di Investitura di Primavera

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Il 30 aprile scorso si è tenuto il Capitolo primaverile di investitura dell’OSMTJ OSMTHU, membro dell’UNITAU (Unione Nazionale Inter-forze/nazionale Templari Attività Umanitarie). La solenne cerimonia, con la quale sono stati accolti nel Tempio nove fratelli Cavalieri, si è svolta nella splendida cornice della chiesa monumentale di Santa Maria a Piazza in Aversa (CE) presieduta dal Priore Cispadano OSMTJ-OSMTH fr. Franco Taraglio, Grand’Ufficiale dell’Ordine.

Hanno partecipato all’evento il Maestro del CMOKT fr. Roberto Amato, il Gran Balivo della Magna Grecia OSMTJ-OSMTHU fr. Gennaro Luigi Nappo, S.E. il Principe Ezio Scaglione di San Giorgio Cavaliere di Gran Croce dell’OSMTJ-OSMTHU e numerosi Cavalieri e Dignitari dell’Ordine Templare.

La funzione religiosa che ha preceduto il rito dell’investitura e dell’accettazione nel Tempio è stata celebrata dal Cappellano dell’Ordine Mons. Luigi De Filippo.

Le cerimonie di investitura dell’UNITAU sono di carattere pubblico ed alle stesse, oltre a familiari ed amici dei nuovi Cavalieri, spesso sono presenti anche semplici fedeli delle parrocchie in cui esse vengono celebrate che assistono composti e rispettosi allo svolgimento del rituale.

Anche in questa occasione tutti i partecipanti hanno potuto assistere ad una cerimonia dal sapore antico in cui il fascino del solenne rituale cavalleresco è formale quanto basta per dare all’evento il giusto senso di sacralità e, nello stesso tempo, è sobrio e gradevole, senza pesantezze e  sofisticazioni barocche.

Il momento più atteso e di maggiore impatto, anche per chi osserva, è sicuramente quello in cui i Postulanti ricevono l’investitura vera e propria, attraverso l’imposizione della spada sul capo e sulle spalle, come avveniva per i cavalieri medievali. Successivamente, da neo-Cavalieri, vengono poi accolti nel Tempio e possono quindi indossare la bianca clamide crucesignata.

Al termine, il motto che fu degli antichi Cavalieri Templari ha echeggiato tra le mura secolari della chiesa di Santa Maria a Piazza: «Non nobis, Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam» suggellando così un’altra pagina di storia dell’Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem.

Photo di Michele Castello

Enzo Amato

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