Messa del Cavaliere a Cimitile

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Domenica 3 aprile 2011 è stata celebrata la Messa del Cavaliere presso la Chiesa di San Felice in Princis a Cimitile (NA), vicina al  sito museale comprendente le Basiliche Paleocristiane, la Tomba di San Felice in Pincis e l’imbocco delle Catacombe. L’intero complesso archeologico è stato visitato dai Cavalieri  con estremo interesse prima di partecipare alla Santa Messa.

IL COMPLESSO BASILICALE PALEOCRISTIANO

Il complesso basilicale paleocristiano, situato nel territorio dell’attuale Comune di Cimitile, a breve distanza da Nola, va collegato con la necropoli pagana della città.

E’ costituito da vari edifici di culto, dedicati ai santi Felice, Stefano, Tommaso, Calionio, Giovanni, ai Martiri e alla Madonna degli Angeli.

Presenta nel suo insieme edifici risalenti alla fine del III secolo, al periodo di massimo splendore tra la fine del IV secolo e l’inizio del V, dovuto all’azione di S. Paolino di Nola, che vi si ritirò nel 395 come monaco e poi vi fu Vescovo dal 409 alla morte (431) e ad un lungo spazio di tempo successivo, che giunge al secolo XVIII.

Danneggiato da una disastrosa alluvione nella prima metà del VI secolo, si riprese ben presto e diventò celebre santuario. La basilica di S. Felice fu cattedrale di Nola sino alla fine del XIV secolo, quando la sede vescovile fu trasferita al centro della città di Nola.

Dal 1599 rimase alle dipendenze del Capitolo Cattedrale nolano e nel 1675 riacquistò l’autonomia. Agli inizi del secolo XVIII la parte orientale della basilica di S. Felice fu trasformata nell’attuale chiesa parrocchiale. Nel XIX secolo il santuario conobbe un lungo periodo di abbandono; tra il 1933 ed il 1960, ad opera dell’architetto Gino Chierici, fu sottoposto a importanti lavori di scavo e di restauro, ripresi e continuati dopo il 1988 fino al presente.

Tutto il complesso comprende i seguenti edifici:

1) Basilica di S. Felice con orientamento est-ovest, costituita da due absidi contrapposte e da una edicola, che racchiude la tomba di S. Felice. Alla primitiva basilica a pianta quadrata fu sostituita una più ampia aula con abside a nord e ingresso a sud. Nella seconda metà del IV secolo vi fu aggiunto un edificio absidato a tre navate con asse est-ovest, indicato con il nome di “basilica vetus”. Tra il 484 e il 523 intorno alla tomba dei santi Felice e Paolino fu costruita un’edicola decorata a mosaici su sfondo oro e azzurro. Il campanile, situato tra l’abside occidentale e l’ingresso della basilica, a pianta quadrata, sembra posteriore al secolo X.

2) Basilica nova, costruita da S. Paolino tra il 401 ed il 403 sul lato settentrionale di quella già esistente, alla quale era collegata da un atrio e da un triplice ingresso.

Era articolata in tre navate, separate da undici colonne, con quattro cappelle laterali ed un’abside trichora, il cui catino era decorato da un mosaico, purtroppo, ora perduto, ma descritto nella lettera 32 di Paolino a Sulpicio Severo.

Dopo il crollo, seguito all’alluvione del VI secolo, fu adibita ad uso funerario, mentre, nel basso medioevo, i resti della trichora e delle due arcate antistanti della navata centrale furono trasformate nella chiesa di S. Giovanni.

3) Basilica di S. Stefano, con orientamento est-ovest, a navata unica con abside, costruita tra V e VI secolo, anteriormente alla inondazione suddetta. Preceduta da un atrio, presenta un arco trionfale sorretto da due colonne scanalate con capitelli corinzi, due arcate nelle pareti laterali, di cui una è murata, e strutture in muratura al centro della navata di incerta funzione.

4) Basilica di S. Tommaso, a navata unica absidata, orientata est-ovest costruita tra VI e VII secolo per uso funerario sullo strato alluvionale lasciato dalla precedente inondazione. Contiene ottantaquattro tombe, che conservano oggettini databili tra il VI e il VII secolo. Sulla parete meridionale sono visibili alcuni volti di santi dipinti nel XVI secolo. E’ affiancata da un campanile a pianta quadrata con copertura a bulbo, la cui data di costruzione è incerta.

5) Basilica dei SS. Martiri, la cui costruzione è stratificata a partire dal III secolo, adibita a un uso funerario. Comprende vari ambienti con pittura databili alla seconda metà del III secolo. All’inizio del X secolo il vescovo Leone III la trasformò in oratorio con abside, due altari a blocchi con nicchie e protiro, recante l’iscrizione: “Leo tertius episcopus fecit”.

6) S. Calionio, piccolo edificio absidato con orientamento est-ovest, situato lungo la parete occidentale della navata destra della basilica di S. Felice. Costruito prima del V secolo, fu ristrutturato dal vescovo Leone III con un altare al centro e due nicchie laterali, recanti le figure dei santi Felice e Paolino.

7) Sul lato nord dell’abside occidentale di S. Felice è situato un edificio a pianta quadrata, con volta a crociera, di età basso medievale, dedicato alla Vergine.

Il complesso è arricchito da numerosi reperti archeologici conservati nell’attiguo museo.

Angelo Nappo

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